La Stella del Mattino, gli eunostidi, Lampsadio, Partenope, ma anche il culto dei Dioscuri, il dio Ebone - l'Apollo napoletano dal corpo di toro e dal barbato volto umano, e poi Mithra, Osiride-Serapide, Giano, senza trascurare i Cabiri o i piccoli geni di un immaginario napoletano, sulla cui inconsistenza potrebbe essere lecito nutrire dubbi. Con un lavoro che non ha precedenti, la penna leggera e sorprendente dell'autore riesce a coniugare la profondità degli argomenti trattati con l'estrema piacevolezza di lettura. È, questo, un viaggio straordinario nella mistica pagana che ha coinvolto gli indigeni delle Sacre Sponde napoletane, ben prima della colonizzazione greca, e che inopinatamente ha resistito al cristianesimo stesso, dando vita ad una concezione mistica unica, che passa, tra l'altro, attraverso le figure di mitici protettori della città, da Giano a Virgilio Mago, fino a giungere al nostro San Gennaro.