Il periodo compreso tra il dopoguerra e la fine degli anni Settanta a Milano è contrassegnato da una serie di eventi che hanno trasformato completamente il volto della città. La ricostruzione post bellica, il fenomeno dell'immigrazione e il periodo delle bombe, solo per citare gli episodi più eclatanti, hanno segnato fortemente la città, la sua vita civile, il suo tessuto urbano. Tali sconvolgimenti hanno inevitabilmente avuto un corrispettivo anche nella vita culturale di Milano e nell'arte che in quegli anni, a sua volta, conosce altrettanti rivolgimenti a livello stilistico. Il volume, attraverso una serie di saggi frutto di un lavoro di ricerca di alcuni anni realizzato nell'ambito dell'insegnamento di Storia dell'Arte Contemporanea del Dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell'Arte dell'Università Cattolica di Milano, approfondisce alcuni aspetti della vita culturale e artistica di Milano di quel periodo così turbolento. Dagli ambienti artistici dei caffè e delle trattorie di Brera degli anni Cinquanta alle fabbriche della periferia Nord di Milano e le vetrine dei negozi di design del centro nel boom economico degli anni Sessanta, ai centri sociali del Ticinese degli anni Settanta, il volume ripercorre le vie di una inedita geografia artistica della metropoli milanese, soffermandosi sui protagonisti e cercando soprattutto di dare una lettura critica dei problemi e dei fenomeni che hanno trasformato il volto della città moderna.