L'esordio fulminante del gatto nell'universo della settima arte risale all'epoca del muto, quando un fuoriclasse di nome Pepper stupisce gli spettatori del cinematografo con i suoi baffi intriganti e il frizzante humour. Primo grande micio con il pallino della recitazione finisce con lo spianare la strada a molti altri felini, pronti a mettere lo zampino in commedie brillanti, cartoon e polverosi western, pellicole fantascientifiche, polizieschi e, perché no, in cupi e truculenti horror da far perdere il sonno. A partire da questo interprete dal morbido pelo, il gatto sfoggia sul grande schermo un'abilità camaleontica strabiliante sempre al passo con i tempi, invidiata perfino dalle più acclamate star di Hollywood. Eccentrico, coccolone ma anche irascibile e inquieto, con passo felpato e ostinazione si fa largo tra divi e starlet, aggiudicandosi importanti premi e conquistando le platee di tutto il mondo con la sua contagiosa simpatia e quel pizzico di mistero che da sempre lo contraddistingue. Il risultato è un'esaltante epopea cinematografica che il volume, ricco di aneddoti e curiosità, esplora con lo sguardo compiaciuto di quanti amano il gatto.