Questa è una storia dello spazio scenico teatrale a uso soprattutto degli studenti. Ed è illustrata con circa 180 disegni realizzati a mano libera dallo stesso autore. Attraverso un percorso di riflessione per immagini, si affrontano le tappe architettoniche che hanno permesso la codificazione di regole costruttive inizialmente tramandate per via orale. Oggetto privilegiato del metodo di studio offerto da questo manuale è l'atto conoscitivo del disegnare, che viene accompagnato da spiegazioni precise ed essenziali. "Piccolo manuale dello spazio scenico" è destinato in primis ai professori che insegnano scenografia nei licei artistici, dove, in seguito alla riforma della didattica, è ora prevista la scelta dell'indirizzo nel triennio. Tuttavia, coinvolgendo le capacità pratiche e riflessive dei lettori, il testo è adatto anche a chi studia scenografia nelle accademie di belle arti. Inoltre, grazie alla sinteticità e alla presenza delle nozioni fondamentali delle diverse concezioni sceniche, può essere un utile prontuario per chiunque si interessi di teatro. Il secondo volume tratta la storia dell'architettura teatrale e della scenografia dal Rinascimento alla fine del '900, con descrizioni puntuali dei principali teatri stabili e riflessioni sullo scopo del teatro. Il testo è adottabile al secondo e al terzo anno di scenografia del liceo artistico (quarta e quinta superiore).