Considerate espressioni di un'arte secondaria, simboli devozionali e protettivi, decori architettonici o elementi di arredo urbano, le edicole e le immagini sacre fanno parte di un patrimonio storico-artistico-religioso che va assolutamente preservato dall'oblio e dalla distruzione materiale a cui spesso sono soggette. In questa ottica di rivalutazione e sensibilizzazione è stata effettuata una ricerca minuziosa a livello bibliografico ma soprattutto attraverso una ricognizione diretta per le vie di Roma con l'intenzione di creare un catalogo aggiornato al terzo millennio dopo quelli del 1853 di Alessandro Rufini e del 1939 di Publio Parsi.