Tra le innumerevoli testimonianze storico artistiche che la città di Napoli conserva, le cosiddette "Arche Aragonesi", custodite nella sacrestia della Basilica di San Domenico Maggiore, custodiscono un unicum, un raro, prezioso esempio di sepolture rinascimentali in "baulli" lignei ricoperti di raso o di velluto colorati contenenti resti scheletrici ma anche corpi mummificati o imbalsamati, di esponenti delle famiglie regnanti aragonesi e di altri nobili napoletani vissuti tra il XV e XVII secolo. Salme a loro volta vestite con abiti preziosi che un accurato quanto complesso intervento conservativo ha consentito di mettere in sicurezza. Il volume racconta il complesso delle azioni conservative effettuate sui tessuti, contraddistinti dal particolare pregio dei materiali e dalla peculiarità delle tecniche di lavorazione oltre che dal particolare interesse storico e storico-artistico che gli deriva dall'essere appartenuti a esponenti di altissimo rango della Napoli del rinascimento ma, al tempo stesso, da un pessimo stato di conservazione e da una notevole frammentazione.