Seguendo tutti questi pensieri, dunque, ho voluto scrivere e non solo per me stessa, ma anche per chi, colpito come me, come noi ora, voglia provare a fissare sul foglio ciò che sente - nella maniera che crede -, nel mutare quotidiano delle sensazioni e della sofferenza, o possa trovare almeno un poco di consolazione nella consapevolezza e nel riconoscimento di segni di un percorso pesante, insidioso e subdolo, ma comunque fattibile, non fosse altro per il fatto che è comune a tutti coloro che hanno vissuto da vicino e subìto la enorme sfortuna di mali senza ritorno. E fu per questa strada che sono giunta a ciò che ho scritto e che consegno a chi vorrà riceverlo come un mio, un nostro dono.