Dopo un rapido schizzo dedicato ad alcuni snodi fondamentali della magmatica e irregolare biografia intellettuale di Giuseppe Rensi, il libro si concentra sulle pagine che egli dedica agli scetticismi antichi, sullo sfondo della convinzione per cui il massimo rispetto va garantito alla lezione che dal passato ci arriva (e sempre ci arriverà). Grazie a un atteggiamento di libera interpretazione di quelle filosofie, che non degenera mai in forme di violenza ermeneutica, Rensi riesce a far emergere in parallelo tanto le linee di fondo di uno sviluppo storico che ha gettato le basi della lunga, ininterrotta tradizione scettica del pensiero occidentale, quanto il senso che quelle posizioni lontane hanno assunto nel più ampio panorama delle sue riflessioni.