Storia realmente accaduta e ambientata ad Apercola un immaginario paesino del Gargano. I fatti hanno inizio durante le vacanze dei coniugi Gianni e Maura che si stavano recando lì ad Apercola. I due incrociano sulla strada un uomo con un fucile da caccia a tracolla mentre si stava nascondendo dietro a dei cespugli. Più tardi scoprono che Michele, suo amico e figlio di Don Masino Cavitelli, discendente di una delle due famiglie più benestanti locali, è stato ucciso e questo li porta a rivolgersi all'ispettore di polizia locale raccontando quello che avevano visto il giorno del loro arrivo. I primi passi dell'ispettore lo portano a casa di Don Carlo Belilli, capo dell'altra famiglia locale, nota per la faida esistente fra le stesse, che nega in maniera assoluta di essere l'autore dell'assassinio. L'ispettore, dopo lunghe indagini, scopre chi ha commesso quell'omicidio e, con tali prove, arresta i colpevoli. Dopo che questa tragica vicenda viene conclusa, l'ispettore ritorna alla vita normale. Ecco, però, che in seno al Comune di Apercola avvengono fatti gravi a cui viene, ancora una volta, chiamato per indagare e risolvere il caso.