«Nel romanzo di Leroy le anime dei giusti seguono un flusso musicale, una linea melodica con regole e note diverse da quelle umane, esprimendosi in un linguaggio asemantico, che comunica solo la legge dell'amore. Spogliata di tutte le parti dottrinali e filosofiche, l'idea del Paradiso dantesco appare improvvisamente plausibile, proponibile anche ai lettori più disincantati.» (dalla prefazione del traduttore Sauro Albisani)