Il volume sviluppa, attraverso una serie di saggi, una riflessione sulla persuasione e sui modi in cui si manifesta all'interno dei media. Questi ultimi divengono luogo privilegiato di studio dei rapporti di reciproca interdipendenza tra le forme della comunica- zione di massa e i sistemi di potere che la innervano, seguendo una prospettiva che potremmo definire gramsciana, in base alla quale i mezzi d'informazione sono pensati come terreno di scontro di forze politiche e economiche. L'obiettivo del lavoro è duplice. Da un lato si analizzano le strategie che sono utilizzate nel discorso pubblico per controllare la formazione delle opinioni e indirizzarle secondo gli orientamenti che più interessano al sistema politico. Dall'altro lato si illustrano gli strumenti per valutare queste strategie, riconoscendo quelle che si basano su procedimenti scorretti e meramente manipolatori, smascherando gli errori e gli abusi di cui è intrisa tanta parte del discorso pubblico contemporaneo. Le ricerche sono condotte nel quadro della semiotica, della neo-retorica e dell'etica della comunicazione, che sono tra gli ambiti di riferimento più frequentati dalla critica più recente.