Fin dall'antichità il gatto è apparso come il più attraente e misterioso fra gli animali, capace di provocare nell'uomo sentimenti opposti, di paura o di familiarità, di odio o di amore. Alla sua seduzione hanno ceduto anche poeti e scrittori dedicandogli rime o prestandogli la parola o producendo, per capirlo, grammatiche e dizionari. Così, dopo essere entrato nelle case il gatto ha fatto capolino anche nel mondo della letteratura. Ma in queste "Confidenze di un gatto" i ruoli si invertono: non è l'uomo a studiare il gatto, ma è quest'ultimo ad analizzare l'uomo. Grazie a una convivenza millenaria, il gatto conosce i limiti dell'uomo, lo studia e ammonisce.