«La Triomphante di Teresa Cremisi è la perfetta traduzione romanzesca di quella parabola di Borges in cui un pittore dipinge paesaggi - mari, boschi, città - e alla fine si accorge di aver dipinto il proprio volto. Il romanzo è un asciutto, incantevole ed elusivo autoritratto in cui le cose e le persone - i refoli della storia e le loro tracce nella polvere dispersa, i colori, gli odori, la "quiete sorniona del mare che lappa lentamente la sabbia", i porti d'Oriente affollati di navi, le lingue più diverse che echeggiano nell'anima come stormire di foglie o stridio di uccelli - diventano lineamenti di un viso e battiti di un cuore». (Claudio Magris)