Solo negli ultimi anni la preadolescenza è stata individuata nelle sue caratteristiche specifiche; in passato è stata quasi sempre assimilata alla fanciullezza, che veniva distinta dall'adolescenza grazie allo snodo della pubertà. La struttura dell'opera rispecchia dunque in primo luogo un'esigenza definitoria, esplicitata nella prima parte, che stabilisce i confini del terreno di analisi: dall'identificazione dei caratteri specifici del preadolescente (sia sotto l'aspetto fisico-corporeo sia sotto quello psicologico) e dalle criticità del suo processo identitario ai modelli di relazione con il mondo degli adulti e dei coetanei, a un quadro descrittivo della crisi evolutiva, che identifica le possibili disarmonie di sviluppo della personalità, i deficit fisici e psichici e i disagi psicopatologici. La seconda parte, invece, è costituita da interventi di autori diversi che approfondiscono temi e problemi: il preadolescente nella famiglia, nella scuola; il consulente psicopedagogico in preadolescenza.