Il dibattito sulle piattaforme digitali, in particolare sul rischio di un'eccessiva concentrazione di potere di mercato di pochi gatekeepers, ha scatenato una concorrenza regolamentare a livello internazionale. Tra le modifiche introdotte dai vari paesi alle rispettive legislazioni antitrust, risalta l'estensione agli intermediari digitali della disciplina dell'abuso di dipendenza economica, ossia dello sfruttamento di un potere economico «relativo» in quanto esercitato non sul mercato, ma rispetto ad alcune relazioni contrattuali. Tale strumento viene così rivitalizzato e investito del compito di assicurare una dinamica contrattuale equilibrata anche nei rapporti tra piattaforme online e rispettivi utenti business. In questa prospettiva si colloca la proposta avanzata dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, accolta dal Governo nella legge annuale sulla concorrenza. Il volume fornisce una lettura aggiornata dell'istituto, a distanza di oltre vent'anni dalla sua introduzione nel nostro ordinamento, al fine di investigare i presupposti, i vantaggi, ma anche i rischi di una sua più estesa e diffusa applicazione, di tipo anche amministrativo, non solo nell'ambito dei mercati digitali.