Scientemente rimossa dalla cultura oggi dominante, nell'Italia e nell'Europa del tardo medioevo e della prima età moderna la morte era 'vissuta' con maggiore confidenza e consapevolezza; e talvolta con serenità. Nei modi del morire e nel pensare la morte e nella ritualità religiosa e civile, così varia e ricca, che la accompagnavano si rispecchiavano i valori e le scelte di ricchi e poveri, di re e contadini, di mercanti e soldati, di nobili e chierici, di donne e uomini. A distanza di qualche decennio dalle grandi ricerche che hanno aperto anche per l'Italia questa prospettiva di indagine (Ariès, Tenenti), il volume percorre attraverso una serie di approfondimenti, penetranti e suggestivi un tema affascinante e complesso, al quale nessun lettore potrà dirsi estraneo.