«Solo la storia può indicare all'uomo la sua più intima essenza»: quanto osservato dal filosofo della storia Wilhelm Dilthey si attaglia perfettamente allo studio dell'Età del Vespro Siciliano (1250-1302). Raramente, nella storia dell'Italia postrisorgimentale, un evento quale il Vespro ha suscitato tante passioni contrapposte. Anticlericalismo o sensibilità clericale, patriottismo nazionale o sicilianista, egemonie straniere o rivendicazioni localiste: gli eventi scaturiti dalla sollevazione popolare isolana del 1282 hanno sempre acceso gli animi, mai hanno sopito dibattiti e aspre polemiche. Anche (e soprattutto) tra gli storici le diatribe hanno rappresentato una costante. In cosa sono consistite tali polemiche storiografiche? Quali metodologie, tesi e interpretazioni hanno così diviso storici quali Michele Amari e Isidoro Carini? L'opera è rivolta sia agli specialisti che ai neofiti.