Giuseppe Giacosa, Giuseppe Zuccante e Alessandro Chiappelli, filosofi e letterati di fama, affrontano tre temi poco dibattuti del pensiero di Dante, in particolare nella Divina Commedia: la natura, la luce e la spiritualità. Giuseppe Giacosa parla di "luce" nella Divina Commedia, in altre parole di "ciò che illumina e rende visibili le cose", mostrando "l'ascensione graduale nella luce in tutto il poema". Giuseppe Zuccante in relazione alla natura, dimostra «quant'egli [Dante] abbia attinto da quel maestro di color che sanno» [cioè Aristotele] e dalle elaborazioni successive del pensiero di questi, rivelando come con Dante inizia a manifestarsi non solo «un concetto nuovo della natura [ma]; sovrattutto un sentimento di essa, quale non era negli antichi». Alessandro Chiappelli, da parte sua, rileva la «centralità, nella Commedia, dell'elemento etico-religioso, la pienezza della sua umanità, la sua, per così dire, universalità spirituale», dimostrando «la modernità o la vitalità della parola religiosa di Dante», a prescindere dal suo legame con il cattolicesimo. Tre saggi che completano la conoscenza di un autore la cui opera è ricca di significati e ancora oggi di grande attualità.