Il presente studio ha l'obiettivo di sottolineare il potere della parola e della scrittura nel rileggere la storia narrata a se stessi e al terapeuta al fine di tutelare la memoria che a volte chiude la propria porta. L'attenzione dell'analista è diretta agli aspetti creativi della comunicazione verbale in quanto la parola svolge un ruolo determinante nel cambiamento di ogni individuo. Il terapeuta è come un architetto perché favorisce nella relazione con il paziente, la costruzione di ponti, strade e legami umani simbolici per far dirigere sguardi curiosi sul mondo e per dare un significato a sguardi evitanti. L'obiettivo è, quindi, spingere a relazionarsi con sé stessi e con l'altro da sé.