Dal buio dell'Inferno, alle sfumature acquerellate del Purgatorio, alla luce del Paradiso: la terza cantica può essere considerata un lungo inno alla luce, in tutte le sue sfumature concrete, nella pregnanza delle sue accezioni metaforiche, nella declinazione lessicale più attenta e raffinata. Luce quindi che è salvezza e letizia ed alla quale la musica fa da contraltare. Dalla musica alla luce, allora, nell'ambito di una concezione "altra" della medicina.