"Ogni poesia ci pone la domanda di cosa sia la poesia, quella forza che porta la vita come una bufera nel linguaggio, e fa del linguaggio bufera. Le sue parole ne sono la dimensione sorgiva, quella che solo il poeta abita, sognandole. In questo territorio di confine, il linguaggio non è ancora avvenuto ma è già presente nell'intenzione. E questo destino si compie solo acconsentendo alla scrittura, dando forma a quello che "viene, da sopra o sotto, a sognare gli esseri", nei versi di Bux. La sua vocazione alla poesia, il suo essere poeta, è accadimento raro, inspiegabile, si potrebbe dire miracoloso per quanto egli travalica i freni e vivifica la dimensione più controllata dell'umano, il linguaggio." (Giuseppe Munforte)