Nel 1919, il pittore Julien Canelli lascia la Francia per l'Italia dietro l'accusa di pedofilia che lo marchierà a vita. Ad ogni tappa del suo peregrinare lascia un dipinto quale segno del suo passaggio. Conducendoci attraverso la seconda guerra mondiale e l'allunaggio del 1969, il romanzo si conclude nel 2019, nel borgo di Bormes dove è iniziato, con la chiusura del cerchio intorno ai suoi protagonisti. Attorno ai personaggi principali, si muove una folla di "comparse" folkloristiche, ciascuna afflitta a suo modo dalla fame, dalla guerra, dall'alluvione o semplicemente dal male di vivere, eppure mai veramente perdente, mentre su tutti aleggia la figura della piccola zingara, ritratta in un dipinto cercato per un intero secolo, che forse non è mai esistita o, forse, non è mai veramente morta... Per l'autrice, un inno d'amore alla propria città e alla propria famiglia.