Dopo il suo primo libro "In felicità#34", Pamela torna a parlare della sua anoressia in chiave più introspettiva facendo luce su quella che lei definisce la "dotazione di serie", una sorta di bilancio tra fragilità e forza che rende ogni individuo unico e imperfettamente speciale. Attraverso il racconto degli accadimenti seguiti alla pubblicazione, l'autrice riflette sul complicato modo di stare al mondo, che per lei si traduceva nell'esistere lontana dai fatti della vita, fin quando non ha deciso di lasciarsi andare ad essa scoprendone la meraviglia anche nelle difficoltà. Dal racconto, che si snoda sullo sfondo dei concerti del rocker di Coreggio, Luciano Ligabue, emerge la magia dell'incontro, lo stupore per coincidenze puntualmente causali ma, soprattutto la potenza dei legami che, nel momento in cui ella decide di concedersi, riescono a colmare quella fame d'Amore sottesa al disturbo. Così Pamela ci stimola alla ricerca dell'immenso potenziale umano insito in ognuno di noi ed inneggia alla condivisione considerata come il più potente degli antidoti contro la sofferenza di tante anime spesso sovrapponibile.