Nel contesto di tendenze globali relative alle procedure stragiudiziali di risoluzione delle controversie, la mediazione è contestualizzata e rivalorizzata dal legislatore comunitario con l'auspicio di un nuovo e diverso equilibrio tra quei procedimenti ed il processo. Il suo paradigma culturale la rende uno strumento di gestione non avversariale dei conflitti, un'opzione responsabilizzante per i singoli, un procedimento che si prende cura anche delle relazioni e uno strumento capace di immettere pragmatismo nella società e nel sistema della gestione dei conflitti. Il testo dimostra la necessità di un grande sforzo culturale che affianchi i tanti interventi formativi già presenti nelle scuole per dare agli stessi organicità, sistematicità e capillarità e per proporre attività divulgative intorno ad un progetto, un'"infrastruttura organizzativa di servizio" per una rete di cittadini, cittadine, mediatori, professionisti, formatori, dirigenti scolastici, insegnanti, personale non docente, studentesse e studenti. Fino alla proposta di una rete che immagina come si possa davvero concorrere a disseminare oggi una sensibilità per raccogliere dei comportamenti non conflittuali domani.