Gli studiosi hanno evidenziato la natura anfibia dei Monti di Pietà, che affiancavano aspetti caratteristici degli organismi bancari a tratti propri degli istituti assistenziali. Il Monte di Pietà di Pavia nacque nel 1493 e la sua storia attraversa tutta l'età moderna, passando dalla dominazione degli Sforza a quella degli Asburgo. Nel 1796 all'ente venne inferto un colpo mortale: le truppe francesi, al comando del giovane Napoleone Bonaparte, repressero sanguinosamente in città una rivolta contadina reazionaria e poco dopo l'istituto venne soppresso. Esso venne però ripristinato durante la Restaurazione ed entrò così in una nuova epoca, dovendo affrontare non poche difficoltà, ma rivelandosi al contempo resiliente e capace di adattarsi al mutato contesto sociale, economico e culturale ottocentesco. La mostra, a cura di Mario Rizzo e allestita nelle sale della Biblioteca Universitaria di Pavia, ripercorre le tappe della sua storia così densa e significativa. Il ricco apparato iconografico e l'attenta analisi dei reperti documentali ricostruiscono la storia e l'impatto del monte di Pietà sulla vita cittadina e nel contesto nazionale.