L'Autrice, nata e cresciuta a Ravenna, si è affermata come cineasta sia in Francia (dove ora vive) sia in Italia, ottenendo premi e riconoscimenti di critica e pubblico. Questo suo fotolibro lo ha voluto dedicare a Ravenna (dove torna tutti gli anni) rimeditando e rielaborando il percorso del film "Il deserto rosso" e l'impatto che quel capolavoro ha avuto su di lei e sulla città dove è stato girato. Il racconto di Morena Campani è corredato e arricchito dai testi di Alfredo Áncora (docente di psichiatria transculturale a Siena e Trieste), di Flavio Nicolini (autore della sceneggiatura de "Il deserto rosso" di Antonioni e del relativo "Diario" scritto da Nicolini nel corso delle riprese del film, diario ampiamente riportato nel volume perché da tempo è irreperibile la prima edizione di 50 anni fa), di Gioia Gattamorta (già Presidente dell'Ordine degli Architetti di Ravenna e autrice di una testimonianza sulle iniziative per la salvaguardia del patrimonio monumentale della Centrale Enel di Porto Corsini) e infine di Josè Moure (Rettore dell'Università di Parigi Sorbona 1 e autore di un importante contributo che parte dalla protagonista del film Monica Vitti per allargare la riflessione sullo "stato di vuoto" delle donne contemporanee). L'apparato iconografico del volume (un centinaio di immagini per lo più a colori) contiene diverse fotografie scattate di nascosto dal fotografo ravennate Nevio Natali durante le riprese in città del grande regista ferrarese (fotografie oggi custodite in Classense nel Fondo Natali), numerosi scatti d'arte del noto fotografo ravennate Gian Luca Liverani, nonché la riproduzione di alcune singolari pitture di Michelangelo Antonioni.