Orizzonte sconfinato, campo di battaglia e rotta commerciale: il mare è intimamente legato all'anima più profonda della nostra Italia, che ha fatto del Mediterraneo uno spazio vitale e una fucina di eroi, di navigatori e di avventurieri. Secoli di storia e di tradizioni hanno accompagnato il controverso rapporto del nostro popolo con il mare: dai fasti dell'impero romano alla diffusione del cattolicesimo, dalle Repubbliche marinare al primato veneziano, dai grandi esploratori alla Regia Marina, dagli uscocchi fiumani ai marò della Decima Mas. Eppure, secondo l'auotre, oggi "Mare Nostrum" è sinonimo di minaccia, con la nuova tratta degli schiavi che alimenta l'invasione migratoria della nostra Patria e i nuovi traffici globali che contribuiscono alla distruzione della nostra sovranità alimentare ed industriale. Questo 'piccolo elogio identitario' è dedicato alla necessità di riscoprire quel legame ancestrale con le acque che bagnano la nostra Terra: nell'interpretazione teorica e pratica della geopolitica, nella più alta concezione dell'uomo libero e integrale che si misura con le forze elementari per superare se stesso e riconquistare un destino.