Il prestigio di Frederick Marryat - che a cavallo fra due secoli ha conquistato e ispirato scrittori come Melville, Hemingway, Virginia Woolf, Cecil Scott Forester, fino a Patrick O'Brian - è legato soprattutto a questo romanzo, il suo più noto, pubblicato a puntate sul Metropolitan Magazine. Ambientato durante le Guerre napoleoniche, "Il guardiamarina Easy" racconta le avventure del giovane Jack Easy, educato dal padre, gentiluomo inglese dedito alla filosofia, a credere ossessivamente nell'uguaglianza degli uomini e a predicare l'equa distribuzione della proprietà. Per questo Jack decide di prendere la via del mare: il mare non appartiene a nessuno, e lì - ne è convinto - troverà la perfetta uguaglianza. Arruolatosi nella marina di Sua Maestà e imbarcato sulla corvetta Harpy. diretta in Mediterraneo. Jack ostenta subito il suo temperamento ribelle, il gusto per i cavilli dialettici e la sua intolleranza verso la disciplina, qualità inusuali in quell'ambiente che gli procurano la simpatia di molti compagni e superiori, e qualche rivalità. Ma una divertente sarabanda di peripezie - abbordaggi, duelli, ammutinamenti e amori - e l'amicizia di Mesty, un sagace servitore africano che vanta un passato da principe, gli faranno a poco a poco scoprire i vantaggi della gerarchia e della proprietà privata.