All'inizio sembra di leggere dei brevi racconti, apparentemente slegati l'uno dall'altro, non solo nel contenuto ma anche nello stile e nel tono, che passa dal comico al grottesco, dal tragico al realistico, con qualche spruzzata di pomo soft. Dopo un po' ci si accorge che i personaggi sono sempre gli stessi, e si scopre una vicenda che si dipana su questo sfondo corale fatto di cinquantenni-sessantenni di oggi, un mosaico di esistenze che si incrociano: intellettuali cinici orfani di ideali ma affamati di illusioni, il docente universitario che fa turismo sessuale a Cuba, una donna bella e intelligente che decide di spendersi in una relazione sbagliata, il gay intollerante della convivenza, il sessantenne sposato che cerca amanti per il tempo libero. Ambienti e paesaggi di una Torino sempre presente, descritta con affetto e ironia. Un piccolo nucleo di amici legati da un comune passato di passione politica ormai ridotta a frusto argomento di conversazione. Paura dell'invecchiamento e identità incompiute. Persone che forse non sono mai cresciute del tutto. C'è la follia, la malattia, l'amore di genitori che non capiscono niente dei figli. Un'arca di Noè dove l'unica speranza di sopravvivenza sembra essere amarsi ancora, ma è sempre più difficile.