Quando nel 1974 esce nelle sale cinematografiche il film "La polizia ringrazia", regia di Stefano Vanzina, qualche commentatore lo segnala come l'opera di un esordiente. Lo scherzo è sapido, e la beffa colpisce in pieno. È la prima volta, infatti, che si firma con il nome per esteso, ma in quel momento Stefano Vanzina ha già girato ben 46 film come Steno. Nato a Roma nel 1917, cresciuto nella palestra rappresentata dai gazzettini satirici "Marc'Aurelio" e "Marforio", chiamato a Cinecittà da Mario Mattòli sul finire degli anni Trenta, Steno dirige il suo primo film insieme a Mario Monicelli nel 1949, "Al diavolo la celebrità". Da allora non si ferma più. Tutto il cinema italiano passa davanti alla sua cinepresa: da Totò a Sordi, da Manfredi a Tognazzi e Mastroianni, e poi ancora Walter Chiari, Renato Rascel, Raimondo Vianello, Franchi e Ingrassia, Lando Buzzanca, Enrico Montesano, Christian De Sica. Fino al 1987, anno della sua morte, i film saranno ben settantatré. Questo libro li percorre uno per uno, gettandosi con entusiasmo nella fluviale, sfacciata commedia umana scritta dal regista romano in oltre quarant'anni di carriera.