La parola della Poesia, in una dialetti ca di luce e ombra, di evocazione e di invocazione, di presenza e di assenza, magicamente lascia affiorare i confini del sogno, lì dove ci attende l'immagine del nostro volto riflesso nel volto dell'Altro. Non a caso si usa la metafora per esplorare tutto ciò che è indicibile. L'abitare della poesia nel cuore umano assume una funzione epifanica che consente il riconoscimento della nostra vera natura, il ritrovamento dell'Amore perduto e dei suoi aspetti a noi familiari contestualmente alla sua Alterità. Una sorta di predestinazione. Si tratta di quell'inenarrabile e inascoltabile che la Poesia, quale musica dell'Eternità e pittura del Tempo, racconta dell'origine delle nostre anime, del nostro Sé originario, aggirandosi inquieta, tra inferno e paradiso, tra briciole di pane e sapore di mimosa nella speranza di svelare l'identità di quell'unico eterno Amore.