L'opera bioniana, rivoluzionaria e innovativa, sembra essersi prodotta all'interno di un dialogo con il pensiero di quegli Autori che maggiormente hanno trasformato il discorso psicoanalitico, imprimendogli delle svolte sorprendenti e geniali. L'Autore fa uso di questo scambio per considerare come le trasformazioni avvenute nel pensiero di Bion abbiano contribuito a una rivoluzione "quantica" del paradigma psicoanalitico. Potrebbero infatti aver consentito il transito da una psicoanalisi "epistemologica" (dove ha rilievo quanto l'analista sa e il paziente arriva a conoscere di se stesso) a una psicoanalisi "ontologica" (in cui diviene essenziale la presenza dell'analista, tutto ciò che l'analista è e riesce a "diventare" dell'esperienza emotiva del paziente).