Crocevia da sempre di culture, civiltà, religioni, di popoli che nei millenni l'hanno conquistata e poi perduta, la Sicilia ne ha storicamente assorbito l'essenza divenendo a sua volta riferimento e fonte di suggestioni. In continuità con una prestigiosa storia letteraria con autori in dialetto come Giovanni Meli, Domenico Tempio, Nino Martoglio, Ignazio Buttitta e Santo Calì, i poeti inclusi in questo saggio-antologia rappresentano la luce intensissima che avvolge l'Isola, e per opposto la sua oscurità indecifrabile, che comprende ogni bellezza e il suo contrario, tra culto per la tradizione e innovazione tumultuosa e sperimentazione. Nun sacciu scriviri poesii boni ppe concorsi. Iu scrivu di chiddu ca scrivissi unni fussi fussi. Quannu scrivu nunn'aiu pubblicu né ggiurii. Sulu occhi, ciatu, na penna, na para difogghi e quasi sempri fami. Salvo Basso