Giannuzza, giovane siciliana trapiantata a Roma, è la brillante e inquieta protagonista di un romanzo polifonico declinato al femminile. Per sottrarsi a una relazione insoddisfacente, decide di tornare a casa dopo quattro anni di assenza. Ad attenderla, una famiglia allargata composta da parenti stretti e meno stretti, amici, conoscenze occasionali. Costretta a mettersi a nudo, decisa a completare un faticoso percorso di crescita, osserva se stessa e quanti la circondano. Attraverso i ricordi che ha di loro, le riflessioni che ingenera il loro comportamento rispetto al proprio, Giannuzza cerca così di ricomporre le tessere di un mosaico che affonda le proprie radici nel passato e che non può prescindere da Isolina, il cui arrivo in famiglia è sempre stato circondato da un alone di segretezza. E lo fa a volte con ironia, a volte attraverso un silenzioso dolore. In una sorta di moto perpetuo rincorre mille sogni e mille aspettative impastati con altrettante attese, speranze e delusioni. Interrogativi e rimaneggiamenti tra presente e passato la imprigionano nella volatilità di un malessere, in una sensazione di incompletezza che aggredisce e invalida la sua complessa quotidianità. Finché nell'ultimo tassello del mosaico troverà la chiave per la sua metamorfosi.