Nel 550° anniversario della nascita di Niccolò Machiavelli, Giuseppe Mariotta ha organizzato un incontro di antichisti. L'antichità classica, infatti, è punto di riferimento costante e imprescindibile della visione storica e politica dell'autore rinascimentale. Se enorme è il debito della cultura moderna nei confronti del Segretario fiorentino, altrettanto rilevante è il debito di quest'ultimo nei confronti degli scrittori latini e greci, senza l'apporto dei quali certamente non avrebbero mai visto la luce i suoi capolavori. Considerando la peculiare connessione che Machiavelli stabilisce tra lotte civili, idea di libertà e istituzioni repubblicane, si è pensato di discutere della crisi della democrazia nel mondo antico, tematica attuale che invita a ripensare il presente, meditando sugli squilibri, le difficoltà e le tensioni che pervadono le democrazie odierne. Nel volume si riportano i contributi di Giorgio Bonamente, Umberto Bultrighini, Elisabetta Dimauro, Augusto Guida, Salvo Micciché, Rosalba Panvini, Giovanni Salanitro, Anna Maria Seminara, Mario Tropea. Giuseppe Mariotta ha scritto la Prefazione.