Cris di Manuela Salvi è la storia di Cris, che però si chiama Lorenzo.
Lorenzo è il figlio perfetto di una famiglia perfetta, si è diplomato a pieni voti, frequenta la "gente giusta", studierà medicina, diventerà medico per la gioia di sua mamma.
Cris invece odia sua mamma.
Odia tutto della sua vita in cui lui non ha deciso nulla ma tutto è stato deciso per lui.
Così Cris lascia Lorenzo sull'autostrada per la montagna, butta il cellulare e si infila nel rimorchio di un camion che trasporta motoscafi.
Quando riapre gli occhi si ritrova a Riccione.
Ora è Cris, capelli tinti, nessun cellulare, 100 euro in tasca e nessuna intenzione di usare la carta di debito.
Deve imparare a farcela da solo, nascondendosi da chi lo sta cercando e cercando prima di tutto sè stesso.
Cris di Manuela Salvi è il romanzo di formazione di un ragazzo che non sa che forma ha, sa solo che i contorni disegnati per lui dagli altri non gli corrispondono. Lui vuole uscire dai bordi per trovarsi, capire chi è, sapere dove andare e come farlo.
In
Cris di Manuela Salvi, ambientato in una manciata di settimane sulla riviera romagnola, assistiamo a peripezie e difficoltà di un ragazzo perduto ma che scopre in sé moltissime risorse.
Che incrocia un'umanità non sempre bella, ma quella che è bella, lo è nel profondo dell'anima, come Lori e come Pepe.
E a un certo punto dovrà decidere se tornare da Lorenzo o se restare Cris finché dura.
Cris di Manuela Salvi è un romanzo che consigliamo agli adolescenti, dai 16 anni in su. Ma anche agli adulti che pensano di sapere cosa sia meglio per i giovani di cui si prendono cura.
Recensione di Stefania C.