Nella sua nota introduttiva, l'autore confessa di aver sempre amato raccontar fatti, spinto da un amore per la sua terra che, come il lettore vedrà, attraversa ogni pagina del libro: una disposizione al narrare che si accompagna alla passione per il melodramma e per il circo e per il gusto di conoscere e di sapere. Da questo incrocio nasce un mondo di riflessioni, aneddoti, memorie, fatti e personaggi descritto in una prosa svelta e cordiale: un mondo chiamato a recitare la sua propria commedia perché nulla di essa vada perduto nella memoria dei nipoti, degli amici, degli uomini e delle donne di Lugo e dei suoi dintorni, fino alla Massa Lombarda nativa e ai territori vicini. Passano così pagine ora commosse dalle piena dei ricordi, ora rese allegre dall'aria di commedia nella quale il narratore evoca spesso i suoi orizzonti di vita, tra musici e maestri circensi, cantanti d'opera e attori di teatro, figure minute di intellettuali e di amici, progetti e passioni intorno alla vita culturale del territorio, memorie di antichi fatti, e insomma le città della Bassa nei cui quotidiani fermenti passa la storia del loro e del nostro mondo [rc].