Scritti tra il 1708 e il 1709, questi opuscoli sono tra le opere più curiose e attuali di Swift: una satira corrosiva dell'astrologia, all'epoca diffusissima anche presso i potenti, tanto da rendere certi astrologi vere e proprie celebrità pubbliche. Fingendosi anch'egli astrologo (con il nome di Bickerstaff), Swift rivolge i propri strali contro il famoso John Partridge - specializzato nel predire la morte di sovrani e uomini comuni - del quale profetizza a sua volta la morte con argomenti tanto grotteschi quanto efficaci, espressi nello stile tipico degli astrologi suoi contemporanei. L'opera ebbe grande rinomanza nel XVIII secolo e non solo in Inghilterra: fu infatti ricordata con divertimento persino da Voltaire; un successo testimoniato anche dall'imitazione che tra il 1732 e il 1740 ne fece l'americano Franklin.