Apparentemente, giocare non è mai stato così facile, anche per i bambini, almeno nelle società cosiddette avanzate. I luoghi per giocare si moltiplicano e diventano più iperbolici; il fatturato del mercato dei giocattoli e dei materiali ludici, dove il videogioco la fa da padrone, è in salita negli ultimi anni ma rimane stabile anche in periodi di crisi. Ma quale ruolo viene riconosciuto, oggi, al gioco nello sviluppo del bambino? Esistono nuove prove scientifiche in favore della sua importanza? Quali le opportunità e le proposte di gioco per i bambini con disabilità? Esiste una differenza qualitativa riconoscibile fra gioco nell'aperta natura e gioco chiuso nell'ambiente digitale? Quali le conseguenze dell'impoverimento di relazioni dovuto alla diminuzione di occasioni di gioco sociale? Si dovrebbe forse oggi tornare ad insegnare a giocare? Come farlo? Il volume raduna studiosi di discipline e nazionalità diverse per discutere delle molte sfaccettature possibili del gioco infantile, cercando di individuarne linee di tendenza, captarne indizi di innovatività, confermarne aspetti fondativi. Contributi in lingua italiana, inglese e francese.