Corrado Bonicatti costituisce nel panorama artistico contemporaneo, una presenza rara per l'intensità di una luce evocativa che inserisce il pittore tra gli eredi di Turner, Rothko, Morandi, Music, per non citare che alcuni grandi. L'artista è uno degli ultimi maestri del '900 capaci di nutrire una costante passione per il recupero di antiche tecniche. Innumerevoli velature gli consentono di raggiungere ricche finezze cromatiche e fluidità di riflessi che concentrano un senso epifanico e insieme pudico della bellezza. "Bisogna essere in grado di riflettere anche le cose più pure'' ha affermato Gide. Un colore legato alla particolare intensità percettiva dell'artista, gli consente di trasferire sulla tela un silenzio che racconta solitudine e grandiosità di paesaggi reali e dell'anima, svela interni di intimità sussurrate, sublima notazioni figurative in entità altamente simboliche. Nasce così un misterioso accadimento estetico, mediato dalla luce che genera risonanze interiori. L'incontro tra le arti da sempre ha congiunto estetica ed etica. La produzione ultima, testimone di una ricerca di assoluto, è evidente in opere di grandi dimensioni che denotano un'attrazione per l'irraggiungibile, elemento costante della ricerca esistenziale di Corrado Bonicatti, un pittore che, per la sua maestria, è da annoverare nel panorama artistico contemporaneo.