"Atto secondo", titolo di questo libro e unico superstite di una commedia che, nelle sue altre parti, non verrà mai scritta. Una narrazione che si snoda dal sogno adolescenziale del teatro (chi sa perché?) ai primi passi sulla scena, dalle avventure della formazione al successo professionale, dal Piccolo Teatro al Teatro del Sole e alla cooperazione teatrale. E ancora, nell'Italia degli anni non solo di piombo, il passaggio all'editoria militante, poi alla critica e all'organizzazione culturale. La contrastata direzione di un festival conclude l'atto e prelude al seguente, quello dell'insegnamento universitario. Sempre guidato dall'amore per il teatro. Un amore che non smette di interrogare.