Per capire una letteratura non basta saper leggere, bisogna pure saper contare. La storia e la geografia di una civiltà letteraria vanno studiate, oltreché con criteri qualitativi, con criteri quantitativi: restituendo testi e contesti all'eloquenza delle cifre oltreché delle parole. Non si sorprenda dunque il lettore se l'opera che ha in mano contiene - com'è naturale in un atlante - una successione di proiezioni cartografiche, ma anche una varietà di rappresentazioni infografiche (diagrammi a striscia, diagrammi a torta, istogrammi, pallogrammi), quale ci si attenderebbe da un trattato di economia o di sociologia più prevedibilmente che da una storia della letteratura. È per questa strada che, percorrendo con metodo l'investigazione dei grandi numeri del fatto letterario, l'Atlante intende offrire una rappresentazione nuova di nove secoli di cultura italiana.