-
DISPONIBILITÀ IMMEDIATA
{{/disponibilitaBox}}
-
{{speseGratisLibroBox}}
{{/noEbook}}
{{^noEbook}}
-
Libro
-
GIOCHI DIPLOMATICI
sbetti nicola
30,00 €
25,50 €
{{{disponibilita}}}
TRAMA
All'indomani della Liberazione, gli atleti azzurri non vennero coinvolti nella ripresa delle attività e in alcune federazioni internazionali si arrivò persino all'esclusione o alla sospensione dell'Italia. Partendo dall'assunto che, in virtù della sua elevata visibilità, lo sport, pur essendo un fenomeno periferico e non vitale del sistema politico internazionale, rappresenta tanto una variabile quanto uno strumento di politica estera, questo lavoro mira a rispondere a una serie di interrogativi. Perché, al contrario di Germania e Giappone, l'Italia poté partecipare alle Olimpiadi del 1948? In quali proporzioni l'eredità del fascismo e la guerra fredda influenzarono la ripresa internazionale dello sport italiano? In che modo i primi governi repubblicani utilizzarono lo sport come strumento di politica estera? E come invece le istituzioni sportive e gli atleti si allinearono a quest'ultima? Dopo aver analizzato attori e istituzioni del sistema sportivo italiano e internazionale del decennio 1943-1953, il volume ripercorre cronologicamente il cammino dello sport azzurro dalla quarantena dell'immediato dopoguerra alle assegnazioni olimpiche di Cortina 1956 e di Roma 1960.ALTRE INFORMAZIONI
- Condizione: Nuovo
- ISBN: 9788833132877
- Collana: LUDICA: COLLANA DI STORIA DEL GIOCO
- Formato: Brossura
- Pagine Arabe: 464