Nella Spagna del XV secolo imperversa l'Inquisizione di Torquemada ed Elvira, ebrea convertita, dunque "marrana", subisce le torture degli inquisitori domenicani resistendo con fierezza. Ciò che essi vogliono è l'ammissione, da parte della giovane, di "giudeizzare" di nascosto. Sullo sfondo, la cacciata degli ebrei e degli arabi dalla Spagna, la scoperta delle nuove Indie e lo sterminio dei nativi da parte dei Conquistadores; tutto ciò in un'incessante corsa verso la ricchezza ad ogni costo. Elvira è donna che lotta per la propria libertà, affrontando la violenza del potere, il sopruso, la paura, l'ignoranza. È il terrore di doversi confrontare con nuove diversità che costringe i protagonisti del romanzo a fare i conti con il proprio passato e con un futuro destinato a mutare il mondo.